Il secondo Ingegnere, detto “il fantasma”, è stato interpretato da John Lebar, mentre il terzo ruolo, quello più rilevante, è stato ricoperto da Ian Whyte. L’attore si è non solo dovuto risvegliare dal criosonno, ma anche staccare la testa a Fassbender, uccidere tutti gli altri e inseguire la Rapace fino ad essere ucciso dal mega-facehugger.
6) Cosa dice esattamente l’androide David all’Ingegnere nella scena finale?
Durante i due anni e mezzo di viaggio della Prometheus, David (Michael Fassbender) sta imparando le basi del linguaggio per essere pronto a comunicare con i creatori nel momento in cui li avessero trovati. Lo vediamo ricevere una lezione di indoeuropeo, una protolingua che costituisce l’origine comune di tutte le lingue indoeuropee, risalente a 7000 anni fa.
Un professore olografico gli fa recitare la favola “La pecora e i cavalli”, scritta nella lingua indoeuropea nel 1968 dal linguista August Schleicher. Fassbender ha trascorso 17 ore per imparare a memoria il brano, ma alla fine Scott gli ha fatto recitare solo la prima frase nel film. Il professore olografico è in realtà il dottor Anil Biltoo del centro linguistico SOAS, un vero linguistica, che ha aiutato Fassbender a recitare il dialogo.
L’uomo ha rivelato la traduzione della frase, svelando che Scott ha girato una versione più lunga di questa scena, in cui David e l’Ingegnere discutono (Final’s Cut in arrivo?). Ecco la frase che fa infuriare l’Ingegnere: /ida hmanəm aɪ kja namṛtuh zdɛ:taha/…/ghʷɪvah-pjorn-ɪttham sas da:tṛ kredah/ - “Questo uomo (Peter Weyland) è qui perché non vuole morire. Crede che tu possa dargli altra vita.
7) Il pazzo collegamento che in teoria Ridley Scott aveva in mente: Gesù Cristo era un Ingegnere!
Qualche tempo fa si era parlato di un possibile taglio ancor più religioso della pellicola. L’argomento fede-Dio viene solo sfiorato, grazie alle credenze della Dott.ssa Shaw e a dialoghi con David, ma Scott e gli sceneggiatori hanno avuto ben altro in mente.Volevano affermare che Gesù Cristo era uno degli Ingegneri, e la sua crocifissione li ha fatto infuriare. Per questo stavano allestendo la navicella con un vero e proprio arsenale biologico pronto a distruggere lo stesso pianeta al quale avevano donato la vita. Ce lo conferma lo stesso Scott con alcune parole:
“Lo abbiamo fatto, e poi abbiamo pensato che fosse un po’ troppo perfetto. Ma se guardiamo a uno scenario in cui ‘i nostri figli si stanno comportato male laggiù’, ci sono momenti in cui sembra che siamo andati fuori controllo: stiamo parlando dell’impero romano. E hanno regnato per un lungo periodo. Possono aver pensato “Mandiamo giù un altro dei nostri emissari per vedere se riesce a fermarlo. Indovinate un po’? Lo hanno crocifisso! Ho sempre immaginato che gli Ingegneri fossero delle creature simili a Dio, che però vedi che non sono così buone, e non sono nemmeno Dio. Fin dall’inizio ho lavorato con la premessa che avrei fatto un seguito. Non volevo incontrare Dio nel primo. Volevo lasciar dire alla Dott.ssa Shaw ‘Non voglio tornare indietro da dove sono venuta. Voglio andare dove sono venuti loro’”.
Sarà stato Scott o Damon Lindelof a proporre la folle idea? Il regista aveva davvero in mente di realizzare due pellicole? Non lo sapremo mai, ma quello che è certo è che il secondo film dovrebbe rispondere ad alcuni quesiti e sapremo effettivamente perché gli Ingegneri volevano inviare una navicella carica di morte, questo prima che un incidente li distruggesse con la loro stessa arma.